Abbiamo affrontato più volte in questo blog il tema di muffe e infiltrazioni in immobili in affitto:dopo aver approfondito il caso di appartamenti invivibili, che giustificano il recesso immediato dal contratto di affitto, senza il preavviso di 6 mesi, in questo post, ci concentriamo e sulla richiesta al locatore di abbassamento del canone mensile.
Le conseguenze di infiltrazioni di acqua e muffe in un immobile sono, purtroppo, piuttosto spiacevoli, sia in termini di salute (allergie, nausea, vomito, ecc..) che di danni patrimoniali (mobili, vestiti e oggetti da buttar via): ecco perchè puoi richiedere al proprietario di casa un abbassamento del canone di affitto.
L’art. 1587 c.c. dispone che “il conduttore deve prendere in consegna la cosa e osservare la diligenza del buon padre di famiglia nel servirsene per l’uso determinato nel contratto o per l’uso che può altrimenti presumersi dalle circostanze” e l’art. 1578 c.c. precisa “se al momento della consegna la cosa locata è affetta da vizi che ne diminuiscono in modo apprezzabile l’idoneità all’uso pattuito, il conduttore può domandare la risoluzione del contratto o una riduzione del corrispettivo, salvo che si tratti di vizi da lui conosciuti o facilmente riconoscibili. Il locatore è tenuto a risarcire al conduttore i danni derivati da vizi della cosa, se non prova di avere senza colpa ignorato i vizi stessi al momento della consegna”.
Con Avvocato del Cittadino – Associazione Astolfi, oltre ad usufruire delle consulenze presso gli sportelli attivi sul territorio nazionale, puoi chiedere online al locatore la rimodulazione del canone mensile: clicca qui per procedere online attraverso l’associazione; iscrivendoti e versando la quota associativa biennale di 40 euro, potrai usufruire della tutela dell’ente : saranno direttamente i professionisti dell’associazione a scrivere al proprietario di casa e rappresentare i disagi che stai patendo.
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