Se l’inquilino patisce dei danni,anche se è moroso, ha diritto al risarcimento. Non è quindi possibile, senza un accordo specifico, compensare la morosità con il risarcimento. Il proprietario dovrà quindi agire giudizialmente per recuperare i canoni insoluti mentre l’inquilino, documentando i disagi patiti, come le infiltrazioni e le muffe ad esempio, dovrà richiedere un risarcimento per quanto patito.
Lo sportello locazioni di Avvocato del Cittadino – Associazione Astolfi è praticamente invaso da richieste di consulenza da parte di proprietari e inquilini alle prese con tali problemi. La Cassazione, sez. III, sentenza n. 20346/2010 ha precisato che se l’immobile è affetto da umidità il giudice può decretare il risarcimento danni anche quando il conduttore è stato sfrattato per morosità.
Come già vi ho rappresentato in questo blog, qualora nell’immobile siano presenti intense muffe o umidità, è possibile presentare un esposto alla Asl competente e richiedere un sopralluogo: il nostro ente mette a disposizione degli iscritti un’istanza scaricabile online con il versamento della quota associativa di 20 euro.
Per i problemi relativi all’affitto, è inoltre possibile rivolgersi ai legali di Avvocato del Cittadino – Associazione Astolfi chiamando allo 06.45433408 e fissando un appuntamento. La quota associativa è di 20 euro.