Il 9 gennaio 2017 è partita la prima diffida collettiva, a firma dell’associazione Avvocato del Cittadino, per intimare alla Regione Lazio di farsi carico, integralmente, dei pagamenti dovuti alle Rsa dai familiari malati di Alzheimer che hanno aderito all’iniziativa. Siamo in attesa di una risposta.. Ma intanto, già 4 partecipanti alla diffida collettiva stanno agendo giudizialmente per chiedere all’Ente territoriale la restituzione delle somme che hanno pagato ( e che, in alcuni casi, tuttora stanno pagando).
LE STORIE – Noi di Avvocato del Cittadino abbiamo già ottenuto un’importante sentenza: una socia ha richiesto alla Regione Lazio la restituzione della somma da lei versata per la degenza del padre in RSA ed ha ottenuto la restituzione di 13.393,44 Euro (l’importo speso più gli interessi). Ebbene, proprio in forza di tale sentenza e della precedente pronuncia della Corte di Cassazione (sent. N. 4558/12) ci stiamo battendo per aiutare quante più persone possibile. Già perché per i malati di Alzheimer non è possibile distinguere tra prestazioni socio-assistenziali e sanitarie e di conseguenza tutti i costi sono totalmente a carico dello Stato. Eppure, tuttora, ci troviamo davanti a drammi familiari, a figli costretti a pagare fino a 1900 euro al mese per pagare le cure ai genitori ed a retribuire anche delle badanti per i pessimi servizi offerti dalle strutture di cura.
COME AGIRE– Se anche tu vuoi agire con Avvocato del Cittadino per richiedere la restituzione delle somme che finora hai corrisposto o tuttora stai versando ad una RSa per il soggiorno di un familiare malato di Alzheimer, clicca qui